
Ad organizzare la processione, la prima delle quattro della Settimana Santa "rubastina", è la Confraternita della Purificazione Addolorata, con sede presso la Chiesa di S. Domenico.
Il simulacro che attualmente sfila tra le vie della città è costituito da un manichino a mezzobusto infisso su un corpo di sostegno a gabbia, con braccia snodabili e testa e mani realizzate nel 1907 dal Maestro molfettese Corrado Binetti in cartapesta dipinta.
Anche la croce è stata sostituita con quella attuale in ferro e rivestita in sughero.
Il Venerdì di Passione nella Chiesa di S. Domenico inizia con la celebrazione di tre Sante Messe alle ore 8,30 - 9,30 e 10,30.
Nel pomeriggio, alle ore 17,00 vi è la tradizionale esecuzione di una marcia funebre "a piè fermo" in piazza Menotti Garibaldi (dove c' è la torre dell' orologio).
Subito dopo inizia la processione.
Ad aprirla è la grancassa che con colpi gravi annuncia l' avanzata della statua.
Seguono, disposte a coppie su due file parallele, le devote con ceri accesi e “scapolari”; subito dopo, al seguito del gonfalone listato a lutto, le consorelle con “l'abitino” di colore nero sul quale spiccano le iniziali M (Mater) e D (Dolorosa).
La croce penitenziale annuncia la sequenza dei confratelli.
Questi vestono con un camice di colore bianco e al cinto un cordone di colore azzurro.
Seguono, disposte a coppie su due file parallele, le devote con ceri accesi e “scapolari”; subito dopo, al seguito del gonfalone listato a lutto, le consorelle con “l'abitino” di colore nero sul quale spiccano le iniziali M (Mater) e D (Dolorosa).
La croce penitenziale annuncia la sequenza dei confratelli.
Questi vestono con un camice di colore bianco e al cinto un cordone di colore azzurro.
Come
copricapo indossano la “buffa”; essa era in uso al tempo delle
Misericordie, serviva a coprire il volto e impediva a chi riceveva
un'opera di carità, di riconoscere il suo benefattore.
Quindi, alle ore 17,30 compare sulla soglia della Chiesa di San Domenico, venendo fuori dalla penombra e dondolando, tra nuvole d' incenso, la bellissima Immagine della Desolata, tutta vestita di nero e con un velo che la copre "dal capo insino al piede", secondo le parole di un canto del Settenario a Maria SS. Addolorata che viene eseguito a Molfetta.
Lentamente, percorrerà un lungo itinerario per le vie di Ruvo:
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Chiesa di S. Domenico - via Valle Noè - via XX Settembre - via Fornaci - via Pirandello - via Pantano - largo Le Croci - piazza Bovio - corso Carafa - via Oberdan - via Duca della Vittoria - corso Cotugno (lato farmacia) - piazza Matteotti (lato bar) - via De Gasperi - piazza Menotti Garibaldi - via Vittorio Veneto - via Cattedrale - largo San Cleto - corso Piave - via ten. col. Fiore - via Pio XII - via Pepe - corso Jatta - piazza Dante - corso Cavour - piazza Bovio (lato bar e Museo) - Chiesa di San Domenico.
Chiesa di S. Domenico - via Valle Noè - via XX Settembre - via Fornaci - via Pirandello - via Pantano - largo Le Croci - piazza Bovio - corso Carafa - via Oberdan - via Duca della Vittoria - corso Cotugno (lato farmacia) - piazza Matteotti (lato bar) - via De Gasperi - piazza Menotti Garibaldi - via Vittorio Veneto - via Cattedrale - largo San Cleto - corso Piave - via ten. col. Fiore - via Pio XII - via Pepe - corso Jatta - piazza Dante - corso Cavour - piazza Bovio (lato bar e Museo) - Chiesa di San Domenico.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto da scritti di Michele Pellicani.
- Foto gentilmente concesse dalla Confraternita della Purificazione Addolorata.